10/03/2021 , Pubblicato da AP

Società

Il nostro Regolamento

Il rispetto prima di tutto, verso l'arbitro, i propri compagni, i propri dirigenti e la società tutta...

1) L'atleta deve osservare lealmente le disposizioni impartite e di adempiere a tutti i doveri inerenti alla propria attività sportiva nell’interesse dell’associazione e dello sport. Ogni atleta ha l’obbligo di vestire, durante gli allenamenti e le gare, gli indumenti della divisa sociale, oltre all’obbligo della buona conservazione del materiale in dotazione (salvo l’uso).


2) L'atleta è obbligato ad avere effettuato la Visita Medica entro la data di inizio dell'attività sportiva. In assenza di tale documentazione, il tesserato non potrà partecipare alle attività, che le stesse siano partite o allenamenti.


3) In caso di malattia o di altro impedimento che imponga una forzata assenza agli allenamenti o alle gare ufficiali, l’atleta o chi ne fa le veci, ha l’obbligo di darne immediatamente avviso all’allenatore o o al dirigente accompagnatore.


4) Il comportamento degli atleti negli spogliatoi, nel recinto di gioco e negli spazi antistanti, deve essere di reciproco rispetto, sia nei confronti dei compagni di squadra, sia nei confronti di tutti, in particolare dei dirigenti delle associazioni, enti e soggetti ospitanti la squadra per gli allenamenti e le gare. Inoltre gli atleti sono tenuti a rispettare le osservazioni e decisioni dei dirigenti ed allenatori sia finalizzate alla disciplina sia agli indirizzi tecnico-sportivi. Tutti gli atleti dovranno tenere in campo una condotta che rispecchi effettivamente il comportamento dello sportivo e di persona educata, e che sia conforme a quanto stabilito dalle norme regolamentari della F.I.G.C.


5) Gli atleti sono tenuti ad avvisare i genitori, gli accompagnatori e gli amici, che seguiranno gli allenamenti e le gare, a non interferire nelle scelte tecniche degli allenatori e nelle decisioni organizzative dei dirigenti, e soprattutto a tenere comportamenti adeguati alle finalità sportive, educative e culturali dell’attività. E ciò a maggior ragione nei momenti di maggior tensione agonistica delle gare sportive, disinteressandosi degli arbitri, della squadra avversaria e suoi tifosi.


6) Gli atleti sono tenuti a tener presente che gli arbitri sono soggetti che, in quanto “umani” possono commettere anche gravi errori, così come, durante una gara gli atleti stessi commettono. Va ricordato che l'arbitro ha scelto un ruolo molto più difficile dell’atleta per contribuire allo sport.


7) Gli atleti devono tenere un comportamento consono agli scopi societari e pertanto rispettare le regole con lealtà (sia negli allenamenti che nelle competizioni); accettare serenamente il responso del campo, anche quando è sfavorevole; rifiutare la cultura del sospetto e degli alibi, in base alla quale è sempre colpa di altri.

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